Concordati e accordi di ristrutturazione: la procedura va incontro alle imprese 150 150 Graziella Pascotto

Concordati e accordi di ristrutturazione: la procedura va incontro alle imprese

Grazie ad un emendamento al decreto legge n. 125/2020 già approvato al Senato e di prossimo esame alla Camera, tutte le società a rischio fallimento in grado di provare che, con la liquidazione del loro patrimonio, non riuscirebbero comunque a pagare tutti i debiti previdenziali, contributivi ed erariali, potranno ottenerne lo stralcio e il rango di chirografari, formulando una proposta di concordato preventivo o di accordo di ristrutturazione che risulti più favorevole rispetto alla liquidazione fallimentare.
Oggi ciò è possibile solo con il voto favorevole di Agenzia delle Entrate, Inps, etc., mentre con la riforma la decisione sullo stralcio spetterebbe solo al tribunale, chiamato a confermare la maggiore convenienza, rispetto al fallimento, della proposta di concordato preventivo o dell’accordo di ristrutturazione dei debiti.

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