Diamanti: se acquistati in banca sono contratti di investimento 150 150 Graziella Pascotto

Diamanti: se acquistati in banca sono contratti di investimento

La sentenza del Tribunale di Lucca 22.11.2019 ha condannato la banca convenuta a risarcire il cliente di una somma pari alla differenza fra il prezzo di acquisto e il valore effettivo del diamante, stimato sulla base dei listini Rapaport.

Per il Tribunale di Lucca, i diamanti acquistati tramite la banca sono contratti di investimento, operazioni assolutamente fungibili con l’acquisto di titoli veicolate nel medesimo modo, prospettate come alternative a tale acquisto e poste in essere al medesimo scopo di messa a frutto del risparmio o di collocazione di capitali.

Il Giudice ha ritenuto inverosimile la tesi della banca secondo cui essa si sarebbe limitata ad una mera segnalazione. Al contrario svolgeva esattamente il medesimo ruolo svolto in relazione a qualunque altra forma di investimento, orientando le scelte del cliente.

Il prezzo del diamante inoltre non era quello di mercato, ma di formazione unilaterale e quindi con un rischio ulteriore: “al di là della normale alea, consistente nella possibile diminuzione del valore del bene acquistato, era fatalmente insita anche quella, altissima, del crollo del mercato, uno volta scoperta la realtà del fenomeno”.

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