Messaggi IT Alert della Protezione civile: caratteristiche e impatto privacy 150 150 Graziella Pascotto

Messaggi IT Alert della Protezione civile: caratteristiche e impatto privacy

Domani, 21.9.2023, ad ore 12.00 tutti i telefoni cellulari presenti nel territorio della regione Veneto riceveranno un messaggio di test accompagnato da un suono. Non sarà necessario fare nulla di particolare tranne leggere il testo e accettare la notifica: le funzioni del telefono infatti saranno disattivate finché non si accetta la notifica. Sarà poi possibile collegarsi al sito it-alert.it e rispondere a un questionario per il miglioramento del servizio.
Tale strumento è già stato testato in altre regioni italiane e facilmente ci si imbatte, soprattutto sui social, in commenti che esortano a disattivare il servizio, con tanto di istruzioni su come farlo a seconda del sistema operativo, per un’asserita violazione della privacy.
Segnalo a tal proposito che fin dal 2019 (provvedimento n. 193 del 17.10.2019) il Garante aveva dato il proprio nulla osta, rilevando che “le modalità di trasmissione dei messaggi prevista dal Sistema di allerta non comportano la conoscenza dei numeri di telefono dei terminali mobili e, conseguentemente, nemmeno dell’identità dei contraenti o utenti delle reti di comunicazione mobile cellulare”.
Piuttosto, poiché la tecnologia cell-broadcast impiegata per diramare rapidamente le informazioni sulle possibili situazioni di pericolo comporta che “il messaggio di allerta sia inviato indistintamente e contemporaneamente a tutti i dispositivi cellulari compresi in una determinata area geografica”, il rischio è quello di pericolosi effetti boomerang, come l’innesco di un’improvvisa situazione di panico incontrollato che potrebbe potenzialmente provocare danni.

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