Guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti: necessaria l’alterazione psico-fisica 150 150 Graziella Pascotto

Guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti: necessaria l’alterazione psico-fisica

La sentenza n. 12409/2019 della Corte di Cassazione depositata il 20.3.19 sancisce una volta per tutte che per configurare il reato di cui all’art. 187 C.d.S. non basta aver assunto sostanze stupefacenti, ma è necessario guidare in stato di alterazione.

Questo significa che oltre agli esami biologici che accertino la presenza di droga nell’organismo, dovrà esserci necessariamente anche una valutazione sintomatica della persona atta a stabilire che al momento del fatto fosse in atto l’effetto drogante dello stupefacente. In altre parole, per poter validamente contestare il reato è imprescindibile che gli agenti verbalizzanti o i medici dell’ospedale abbiano descritto i sintomi (euforia, sonnolenza, eccessiva loquacità, pupille dilatate ecc.) ricollegabili alla precedente assunzione di sostanze stupefacenti.

L’aver cagionato un sinistro stradale, come accaduto nel caso esaminato dalla sentenza, non costituisce automaticamente un segno di alterazione psicofisica derivante dall’uso di stupefacenti che in effetti potrebbe essere stato causato da mera disattenzione.

https://www.studiocataldi.it/articoli/34027-non-basta-una-canna-per-il-reato-di-guida-in-stato-di-alterazione.asp

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